Venne costruita con i materiali dell’antico castello o rocca distrutto nell’anno 1231, come si evince dallo spessore delle mura nei sotterranei. La prima notizia risale all’anno 1430 quando venne fabbricata; era una casetta con il portico sita nella sede attuale della canonica. In quel periodo la parrocchia principale e la canonica erano giù alla Pieve vecchia. Venne restaurata nel 1783, poi rialzata di due piani prima del 1845 quando venne dipinto nella facciata “ Gesù deposto dalla croce con l’Addolorata e San Giovanni” di mano ignota, ora quasi illeggibile.
Monsignor Caprini non fece grandi lavori in essa, solo il rifacimento del bagno e del tetto nel 1989; non amava vivere nel lusso, ma nella dignità.
La pensò sempre una casa aperta, c’era un caffè per tutti, senza eccezioni.
Ospitò tanti sacerdoti, grazie anche ai suoi due angeli custodi: la cugina Fausta Caprini detta “la Rosetta” e la carissima Annamaria Amadio.