“Ci sarà un sentiero e una strada, la chiameranno via santa”. (Is 35,8a)
Il Cammino sinodale ci porta ad aprire cantieri di ascolto per avviare una sempre nuova esperienza di Chiesa che ci aiuti a camminare insieme.
Siamo chiamati ad aprire cantieri di ascolto che, ripartendo dalle sintesi dello scorso anno, vadano verso un orizzonte di accoglienza e di apertura a tutti.
E proprio l’Avvento, che si caratterizza come tempo di accoglienza, di ascolto, di attesa e di gioia, diventa il luogo primo per aprire cantieri di ascolto che vadano oltre gli stretti confini delle parrocchie. Aprire cantieri di ascolto verso l’esterno è costruire ponti, non solo per raggiungere realtà esterne, ma anche come passaggio per una condivisione vera della vita che reciprocamente ci aiuta ad incontrare Dio e le sorelle e i fratelli.
La prima proposta dalla Chiesa italiana per questo secondo anno di cammini sinodale è “Il cantiere della strada e del villaggio” che ci chiama all’ascolto dei mondi vitali, in particolare quelli che restano in silenzio o inascoltati.
C’è un sentiero e una strada: è l’Amore che si fa carne in Maria, che entra nella storia per tutti, che si fa bambino indifeso e povero, in un luogo anonimo e lontano. Maria è il sentiero privilegiato di Dio, Gesù è la strada, la via. In essi possiamo vedere il volto della semplicità della donna in ascolto del Signore e del Bambino che stravolge la storia dell’umanità.
La Donna e il Bambino, il sentiero e la via che ogni cristiano porta nella sua umanità rinnovata dall’amore e che a sua volta è chiamato a vivere fuori di sé, verso ogni sorella e fratello che incontra.